MARSALADUE

Project Room

SOS

Gianfranco De Angelis (Aka 8ki) + Chiara Mecenero

curata da Antonio De Falco

Inaugurazione Venerdì 2 Febbraio ore 19:00

aperture: Giovedì dalle 15-19, Sabato 15-23, Domenica 11-14 e 15-19

fino al 8 Marzo 2024.

“Una carta del mondo

che non contiene il paese dell’Utopia,

non è degna nemmeno di uno sguardo

perchè non contiene il solo paese

al quale l’Umanità approda di continuo”

O. Wilde

Richieste di aiuto spesso inascoltate, quella umanitaria e quella abitativa, sono le idee di fondo di questi due progetti personali che dialogano fra loro e che prendono il nome di SOS, progetto presentato su due livelli negli spazi di Marsaladue, cantina e Project Room.

Una riflessione su quelle che ormai denominiamo continue emergenze, un paradosso visto l’ uso improrio del termine ‘emergenza’, che si definirebbe solo per circostanze impreviste. La condizione dei migranti, affrontata da G. De Angelis, che sono alla ricerca di una salvezza o semplicemente di un futuro migliore, è simile come concetto, anche se non per gravità, alla prerogativa dei giovani europei che vivono a modo loro un nomadismo volto alla ricerca di una opportunità reale.

Paul Ricoeur ricordava come fosse ‘terribilmente facile tornare barbari’,il nostro sguardo infatti ormai quasi disumanizzato ci impedisce di dare a questi fenomeni il giusto valore. Quella Common-sense morality, come la chiamerebbe Igmar Persson, quella miopia morale, che ci ha portati ad una desensibilizzazione alle notizie riguardanti fatti magari distanti da noi, rappresenta il vero ostacolo per una sensibilizzazione collettiva.

In queste termini l’opera di Chiara Mecenero rimanda invece a una questione sicuramente più vicina alle nostre esperienze, quella della precarietà abitativa, a volte vista come una opportunità ma che spesso costituisce una fragilità. La casa rappresenta sempre un luogo di arrivo, di approdo. Se il mare è il luogo del transito, dell’azione, la casa è il luogo dello “stare”. Due concetti che si fondono emblematicamente nelle parole dell’architetto e docente Peppe Maisto quando racconta la sua definizione di approdo: “E’ il luogo dove si materializzano le memorie di terre lontane ,[…] è l’architettura leggera, generata dalla stabile calma della terraferma e la fluttuante forza del mare; strutture che si decompongono; architetture che non durano oltre il tempo di una stagione, ma che si riproducono ogni volta sempre uguali e sempre diverse. L’approdo è la scala, la misura tra il lontano, e il vicino”.

“SAVE OUR SOULS” di Gianfranco De Angelis Aka 8Ki (Napoli, 1974) è un’installazione composta da 119 acquerelli su carta cotone, dove vi è impressa con un leggero incavo la sigla “SOS”. Questo lavoro dedicato al Mediterraneo vuole dare due letture: la prima di natura visiva che si coglie da lontano, apprezzando una piacevole suggestione marina data dalle molteplici sfumature regalate dall’acqerello; la seconda invece è di natura riflessiva, perchè solo quando ci si avvicina all’opera si evince di quante richieste di aiuto è pregno il nostro mare.

CASADICASE, scultura in legno di Chiara Mecenero (Varese,1998) è il tentativo di ricostruire un’unità abitativa realizzata mediante la sovrapposizione delle varie case in cui l’artista ha vissuto. Il fondamento della struttura è la casa di famiglia e su cui sono costruiti gli altri spazi domestici. Concepita come un work in progress, CASADICASE è in continuo divenire: pur assumendo forme diverse, richiama alla mente l’immagine di un totem o di una torre di Babele che si sviluppa verticalmente e conta il passare del tempo attraverso lo spostamento nello spazio. L’opera è in continua costruzione finché l’artista continuerà a cambiare casa, ed è realizzata con materiali scelti in base all’esperienza di vita dell’artista in quel momento.

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